Il Caronte è un vino rosso Ticino DOC, prodotto con uve del Mendrisiotto in località Morbio Inferiore. Le uve sono Merlot 90%, con una piccola percentuale di Petit Verdot e di Cabernet Sauvignon. La superficie del vigneto è di 0.5 Ha. L’altitudine del vigneto è 360 m s.l.m. La tipologia del terreno è ghiaioso e calcareo. Produzione per ettaro: 60 q.li. Resa uva in vino: 70%. Età media delle viti: 35 anni. Le uve sono vinificate in acciaio inox con una lunga macerazione del mosto con le vinacce per circa 28 giorni. La fermentazione malolattica viene svolta in barriques, dove poi il vino affina per circa 24 mesi. È prodotto da Giuliano Cormano – leggi l’articolo qui
“Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi all’altra riva
nelle tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.
E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti.»
Caronte è una figura che troviamo nell’inferno di Dante. Caronte, un barcaiolo dagli occhi di bragia traghetta i dannati al di là dell’Acheronte, fiume che introduce direttamente nell’Inferno.
“Un vino possente, dannatamente caldo, che vi traghetterà verso inesplorati mondi”. Grazie alla sua potenza ed al suo incredibile equilibrio ed alla sua armonia, si abbina in maniera ottima alle paste arricchite con salse decise, alle carni rosse, alla selvaggina in genere ed ai formaggi saporiti, sia a pasta molle che a pasta dura.
annata 2008 – degustazione del 29 maggio 2011, in occasione di Cantine Aperte, Giuliano Cormano ci ha fatto assaggiare un campione del Caronte 2008, la bottiglia ancora non era stata etichettata. Colore: rosso rubino intenso. Al naso il vino è fruttato, vegetale, erbaceo. Note speziate e tostate, assolutamente non prepotenti, ma ben integrate con i sentori più tipici dell’uva merlot. Marmellata di ciliegie nere mature. Al palato si sente molta freschezza. È caldo, tannico, morbido. Si intravede un grande potenziale evolutivo. Esprime molta sicurezza di sè, in maniera gentile, non è nervoso, non è violento. Esprime già molta piacevolezza. Lungo finale con note tostate. Ancora una volta Giuliano ci mostra come riesce a lavorare bene anche (e soprattutto) in annate più difficili.
In cantina assaggiamo il vino che ci viene proposto in abbinamento con il FORMAGGIO UBRIACO: Giuliano acquista le forme di ALPE GORDA in Valle di Blenio; le mette sotto le vinacce del Caronte per un mese e lo porta in affinamento nella cantina a Salorino per minimo un altro paio di mesi. Così appare, lo si vede nella foto:
formaggio a pasta dura, stagionato, molto saporito, che ben si abbina col Caronte …. insieme si esaltano piacevolmente.
Il vino si presenta subito come importante, sia nell’intensità del colore rosso rubino carico sia nell’intensità delle note olfattive ricche e ampie.
In bocca poi c’è tutto: freschezza, morbidezza, mineralità, sapidità, un tannino importante. Non è un vino eccessivo o di troppa materia, anzi lo trovo potente, ma slanciato; di struttura ma non pesante. Prende un po’ le distanze dal suo fratellino minore, il Cormano.
È solo un assaggio, questo, di più non si riesce a raccontare se non metterne da parte una bottiglia e dedicarci ampiamente più avanti …
annata 2009 – degustazione di gennaio 2014
È passato qualche mese, ed ecco che ancora ci dedichiamo alla degustazione di questo straordinario vino: nel bicchiere il Caronte 2009 si presenta di un bel colore rosso rubino molto intenso e denso. Scuro.
Al naso emergono note di frutta nera, come il mirtillo, la mora, il cassis. Seguono sentori di spezie, cuoio, tabacco, vaniglia e note minerali.
Al palato, al primo sorso, si è rapiti da una grande sensazione di freschezza, sapidità e mineralità, con un tocco quasi piccante. Il tannino è presente, importante, astringente. Asciuga. Perfetto da abbinamento. Il vino è persistente, caldo, travolgente con un finale succoso e ricco, ma non si ha la sensazione di concentrazione, benchè ci sia. È equilibrato. Sentori di cacao e spezie anche nel gusto.
annata 2005 – degustazione di febbraio 2014
Sono passati solo pochi giorni da quando ho assaggiato il Caronte 2009 e mi ritrovo in cantina, insieme al produttore, per assaggiare un’annata precedente. Si sceglie il 2005, che rappresenta il passaggio dal vecchio Caronte a quello nuovo, per il quale Giuliano ha finalmente trovato la tipologia di legno e di barrique che più lo soddisfa.
L’assemblaggio è sempre Merlot al 90% con un 10% di Petit Verdot e Cabernet Sauvignon. In anteprima Giuliano mi dice che nelle successive vendemmie (2013) il Caronte aumenterà la componente di Cabernet Sauvignon fino ad arrivare ad una percentuale del 30% circa e sempre mantenendo un 5% di Petit Verdot.
il CARONTE 2005 si presenta al naso con note ampie e aperte di frutta rossa matura, sentori di erba e di corteccia. Balsamicità. Un po’ di vaniglia. Leggero tostato. Elegante. Importante componente alcolica. C’è freschezza, mineralità, sapidità. Il tannino sembra essersi fuso col vino. Piacevolezza. Si ha davvero la sensazione di un vino finalmente pronto, da bersi tutto d’un fiato, tanto è buono. Equilibrio e Armonia. Whow!