Ezio Bruschi è Proprietario Viticoltore a Giubiasco. Produce il CA’ DALA GIANA, MERLOT DEL TICINO DOC. Produzione annua: circa 1’000 bottiglie all’anno. Affinamento per 12 mesi in barrique di rovere francese.
12 ottobre 2013 – È giunto il momento di proporre ai miei colleghi, assolutamente alla cieca, le 5 annate di questo Merlot del Ticino che avevo acquistato dal produttore un paio di anni prima. Racconto loro che la degustazione verterà sul tema Ticino, ma nessuno è al corrente che si tratta sempre dello stesso vino declinato in 5 annate differenti e prodotto da un piccolo viticoltore per passione. La forma delle bottiglie è anche differente, per cui il gioco riesce bene.
Analizziamo un vino alla volta, lentamente e molto bene, partendo dall’annata 2000. Tutti i vini sono ottimamente conservati; i tappi sono ancora molto belli, elastici, morbidi, lunghi, segno che sono di qualità. È importante prestare attenzione anche ai dettagli. Credo che tutti abbiamo avuto esperienze pessime con vini eccellenti, ma conservati con tappi di scarsa qualità, che dopo pochi anni non erano più buoni! È importante mettere l’accento su QUESTO produttore, che come dicevo ha sempre prodotto vino per sé, per passione, per gli amici … e non ha risparmiato sul tappo. Bravo!
I vini di Ezio Bruschi sono saporiti e ricchi di mineralità. Sono SEMPLICI e si sente che NON C’È TANTA LAVORAZIONE. Il sentore ERBACEO è prevalente un po’ in tutte le annate degustate. L’abbinamento con il cibo li rende ancora più buoni. La degustazione di questa sera PROVA che in Canton Ticino esiste ancora UNA TRADIZIONE VITIVINICOLA AUTENTICA, senza tecnologia, senza sofisticazioni, senza concentrazioni.
Annata 2000 – Colore rosso con riflessi granati. Al naso si percepiscono da subito note fruttate, eleganti, di fragoline di bosco in confettura, seguite da note verdi di erbe come la salvia e il basilico, e ancora note di terra appena bagnata dalla pioggia. Lo assaggiamo e subito ci colpisce una buona sapidità, mineralità e freschezza. È caldo con un tannino vellutato. In questo momento si ha la sensazione di poca persistenza, il gusto del vino sembra finire velocemente in un finale caldo e cremoso di cioccolato fondente e frutta sciroppata. Nell’arco di 3 ore il vino continua a migliorare. Anche la persistenza cresce. Il vino sembra acquistare più struttura, più corposità e si comporta eccellentemente durante l’abbinamento. L’evoluzione nel bicchiere è gentile ed elegante, tanto che alla fine, lo votiamo tutti come il MIGLIORE della verticale. Ci stupisce per la mineralità, che rimanda molto al terroir del SopraCeneri; per la sapidità e la freschezza. È un vino vivo, elegante, equilibrato e armonioso. Bisogna aver pazienza di aspettare, ovviamente, che respiri qualche ora. La composta di fragolina di bosco su tutto e poi le note erbacee.
Annata 2005 – L’annata 2005 si presenta da subito con caratteri più evoluti rispetto all’annata 2000 appena assaggiata. Subito anche dal colore che presenta una tonalità più tendente al granato. Al naso le prime note sono di caffè e tabacco, seguite da un leggero goudron. Ritorna la confettura di fragolina. È molto erbaceo, sensazione che ritorna al gusto con sapore, gentilezza e spessore. Al palato c’è subito una bella mineralità, leggermente pungente. Sapidità e freschezza. Morbido. Persistente, con un finale di goudron quasi dolce. Un po’ meno armonia rispetto al 2000, ma comunque un bell’equilibrio tra le sue componenti.
Annata 2007 – Anche l’annata 2007 presenta un colore rosso con riflessi granati. Al naso, subito, sembra un po’ chiuso, ma pian piano vengono fuori sentori di cuoio, di prugna, di fungo e di sottobosco, un po’ di frutta, molto erbaceo, a momenti note di gesso. Al palato: mineralità, freschezza, sapidità che rappresentano oramai un LeitMotif dei vini di Ezio Bruschi. Questa annata, che non è particolarmente espressiva nelle sue componenti olfattive, viene esaltata invece al gusto, quando si beve. Struttura ed eleganza. È persistente con sentori finali di cuoio, sottobosco, e prugna. Si presenta in una veste abbastanza austera. Riconosci la semplicità, l’autenticità, sono fatti bene e soprattutto con amore.
Annata 2008 – L’annata 2008 richiama un po’ la precedente, con sentori olfattivi ancora un po’ chiusi. Il colore è molto acceso, un bel rubino limpido. Al naso è erbaceo e ritorna una nota di gesso. Al palato molta mineralità e freschezza. Il tannino si sente che è giovane, verde, non ancora maturo. Una punta di acidità. Quando scopriamo l’annata, ci rendiamo conto che il vino la rispecchia molto. Anche dopo parecchie ore, nonostante al naso escano note più gentili e quasi eleganti, rimane ancora poco equilibrato.
Annata 2009 – Quest’annata si presenta di un bel colore rubino acceso, limpido e rispetto alle altre annate, quasi brillante. Al naso è subito più aperto, fruttato. È il primo vino in cui sentiamo le note dolci di vaniglia, leggermente, senza aggressività. Ci sembra cremoso perfino al naso. Ritornano le fragoline. Al palato mineralità, freschezza e sapidità. Un tannino presente ancora abbastanza giovane. Caldo. Persistente.
Ezio Bruschi, proprietario viticoltore
alcuni ceppi della vigna risalgono al 1945
di questi ceppi vecchi ‘sopravvissuti’ (mediamente) ogni anno ne muore uno, che viene sostituito con una nuova barbatella.
Il vigneto è terrazzato e disposto tutto intorno alla sua abitazione.