La presentazione dell’ultima annata di produzione è un appuntamento fisso al Palazzo dei Congressi di Lugano, dove, il 5 Settembre 2016, i produttori di vino del Canton Ticino si sono riuniti per permettere a tutti, professionisti e appassionati, di poter assaggiare i vini prodotti. Quest’anno è stata presentata l’annata 2014.
Un intreccio di impressioni, di degustazioni, di voci, nel tentativo di raccogliere dai protagonisti il racconto di un’annata che si e’ rivelata cosi difficile per il Merlot 2014.
L’annata 2014 del Merlot del Ticino, ha visto un inizio primavera molto favorevole e ben soleggiata, che ha dato origine ad un importante anticipo nello sviluppo vegetativo delle viti, permettendo cosi una fioritura leggermente anticipata. L’estate e’ stata contraddistinta da temperature molto fresche e poco sole. Il clima molto umido di Agosto, ha causato un ritardo di maturazione ma soprattutto le uve sono state attaccate da malattie fungine e dalla Drosofila suzukii, un insetto proveniente dall’Asia che distrugge la frutta sana e matura. In termini quantitativi, gran parte del calo di produzione si deve all’importante lavoro minuzioso e manuale di cernita dei grappoli durante la raccolta, per eliminare gli acini attaccati dalla Drosofila. L’annata 2014 ha davvero messo a dura prova i viticoltori e creato non poche difficoltà nella coltivazione.
Nella degustazione dei vini prodotti, in generale posso dire che ho trovato un’annata più che valida per quanto concerne i vini bianchi. Per quanto riguarda i rossi ho assaggiato vini fruttati, delicati e beverini, poco longevi, ma grazie alla forte professionalità dei produttori, i consumatori troveranno sul mercato buoni vini e ne potranno gustare la fragranza e la delicatezza.
Cantina Zundel – Cristian Zundel definisce il 2014 ‘la piccola annata’. Ha curato i suoi vini attraverso una lunga macerazione durata 8 settimane, mantenendo il chicco intero, in questo modo non ha ottenuto l’ampiezza, ma sicuramente ha ottenuto la persistenza e la finezza.
Castello di Morcote – I vini provenienti dal vigneto Castello di Morcote non sono stati vinificati, a causa della mancata maturazione delle uve.
Cantina Pizzorin – E’ presente solo l’Arcada, ottimo merlot in purezza, di buon corpo, profumato di bacche rosse, dai tannini fini e morbidi, stupendo l’equilibrio nella freschezza. Una bella frase di Giancarlo Pestoni: ‘alla fine di un percorso impegnativo è una festa ed è l’inizio di un altro percorso’.
Cantina Chiodi – Dalla zona di produzione delle terre di Pedemonte, sono stati vinificati i vini di Andrea Arnaboldi. Stupendi sia il Rompidè che l’Ultima Goccia, vini in cui si percepisce un frutto maturo con note di sottobosco e una persistenza aromatica lunga che arricchisce i vini con sensazioni di speziatura e note di tostatura. Le riserve prodotte nei vigneti del bellinzonese non sono uscite.
Tenuta Luigina – I vini di Ettore Biraghi sono meno robusti dei precedenti anni ma molto scorrevoli e fini, sono giovani e freschi, ben equilibrati e pieni, i frutti di bosco giocano con una bella freschezza. Avvolgenti e pieni. L’azienda ha appena ricevuto il meritato premio dalla guida Gault&Millau di azienda emergente 2017 ‘Rookie des Jahres’.
Cantina Agriloro – Piero Rovea, portavoce dell’azienda, è contento, ‘i vini non saranno longevi ma sono estremamente fini’. Il Sottobosco 2014, lo storico, ha una percentuale dominante di cabernet sauvignon, un piccolo accorgimento per dare più struttura e in degustazione la struttura c’è, i tannini sono molto presenti e acerbi ma avranno modo di affinarsi, è intenso e complesso.
Tamborini Vini – Claudio Tamborini non ha prodotto il grande Costamagna e neppure il Comano, ma il Castelrotto con il suo ampio ventaglio aromatico è coinvolgente. La mora che ho percepito al naso la ritrovo poi avvolgente nel sapore. Speziato e minerale. Mi ha stupito.
Cantina Chiricati – La selezione dei grappoli e la vendemmia anticipata non sono stati sufficienti, per mancanza di struttura, a produrre il famosissimo Sinfonia Rosso. Incontro però con piacere il Sinfonia Bianco, un merlot vinificato in bianco, vino di carattere, complesso, con note di frutta esotica, speziato e caldo.
Cantina Rovio – I vini di Gianfranco Chiesa rispecchiano la personalità dell’esecutore, sempre discreti e umili, e anche in questa annata non hanno certo perso queste loro caratteristiche. Gianfranco mi dice di essere stupito dai risultati che ha ottenuto. Ha sofferto, dice, a produrre il merlot di Pugerna, ma il risultato sorprende anche in degustazione una nota fresca di ciliege mature, floreale, tannini fini, colpisce per la piacevole bevibilità .
La giornata del 5 Settembre al Palazzo dei Congressi e’ stata molto afosa, i bianchi erano caldi e i rossi di più, ma nonostante la difficoltà di degustazione mi sembra che tutti abbiamo apprezzato i risultati ottenuti, nonostante il 2014 non sia stato un anno ottimale dal punto di vista climatico.
Oriana Crespi