Dopo la bella visita in casa Krug a Reims proprio di quest’estate con la degustazione propostami dei due ultimi vintage in commercio, il 2003 e il 2000; dopo l’esaltante e recente esperienza della degustazione del millesimo 1990 (di cui conservo ancora viva la sensazione tattile – qui -), ecco che ci avventuriamo entusiasti in una bella degustazione verticale di 5 vintage di Krug (Cuvée N.2) dal millesimo 2000 fino al millesimo 1988, con una bella sorpresa finale: una Grande Cuvée conservata in cantina dagli anni ‘70 o forse anche ‘60.
6 generazioni appassionate si sono avvicendate nel corso di più di un secolo e mezzo da quando, intorno al 1834, Joseph Krug, un contabile tedesco, si trasferisce in Francia nella regione dello Champagne. Qui incomincia a lavorare presso la maison di Jacquesson et Fils, casa di Champagne fondata nel 1798, a quell’epoca già molto famosa: i suoi vini erano tra i preferiti di Napoleone, tanto che gli aveva conferito nel 1810 una medaglia d’oro ‘in omaggio alla bellezza e allo splendore delle sue cantine’.
Joseph Krug diventa ben presto socio dell’azienda (1834), ma non si accontenta di questo ruolo. Di nascosto, in gran segreto, incomincia a selezionare alcuni vini provenienti da vigne diverse di diverse località. Ha inizio così la sua sperimentazione e la sua creazione degli assemblaggi, quello che nel futuro diverrà la sua firma e caratteristica più peculiare. Le uve anche di piccolissimi appezzamenti venivano vinificate separatamente e i vini ottenuti venivano conservati ancora separatamente per qualche anno fino all’assemblaggio. In poco tempo, Krug costituisce un piccolo tesoro di vini di riserva (segreti). Siamo nel 1843 quando Joseph Krug fonda l’azienda che porta il suo nome, e nasce finalmente la Cuvée N.1, i cui segreti sono scritti in un libercolo ancora conservato nella sede della maison. La Cuvée N.2 poi nasce quando Krug “decide di esprimere la storia di un anno attraverso un millesimo”.
Grande Cuvée (etichetta nuova). Oggi La Cuvée N.1, La Grand Cuvée, nasce dall’assemblaggio di circa 120 vini base, provenienti da 120 appezzamenti, piccole vigne, finanche giardini, insieme ai vini di riserva che vengono conservati anche fino a 15 anni. Ogni singolo vigneto viene vinificato in legno e conservato in fusti di acciaio inossidabile. Questa creazione poi rimane sui lieviti per almeno 6 anni. Da qualche mese, finalmente, troviamo in etichetta un codice (ID code) con il quale si possono accedere alle informazioni di riferimento relative alla bottiglia. Il codice riportato sulla nostra bottiglia è il 311031: che corrisponde alle seguenti caratteristiche: degorgement nell’autunno 2011, sosta sui lieviti 7 anni, 121 vini costituiscono questo vino, provenienti da 10 annate diverse, di cui la più vecchia è il 1990. Il vino ci si presenta con note citriche abbondanti, segno di una grande freschezza. Al naso emergono note di erbette officinali, come salvia, rosmarino, alloro. La bollicina è cremosa, setosa, molto persistente. Abbiamo subito un bella sensazione di complessità. Note di frutta secca, noci e soprattutto nocciole, accompagnate da note di agrumi, come il pompelmo e il bergamotto, sia come sensazioni olfattive che come sensazioni di gusto. Un gusto davvero persistente, lungo, con un finale di mandorla fresca e pompelmo rosa. Ancora note delicate di caffé, petali di rosa, miele leggero di acacia, note di sottobosco. Uno Champagne davvero equilibrato.
2000. Anche gli ultimi vintage riportano in etichetta il codice con il quale riusciamo ad ottenere le informazioni relative alla creazione della bottiglia in nostro possesso: ID 210008: Chardonnay 43% proveniente da Trépail e Villers-Marmery. Pinot Noir 42% e Pinot Meunier 15% provenienti da Ambonnay, Bouzy and Ay. Questa bottiglia è stata ‘degorgiata’ in primavera 2010, dopo 9 anni di sosta sui lieviti. Al naso note di miele e di scorza di arance candite, leggero tabacco e note agrumate. La bollicina è ancora abbastanza aggressiva, importante, cremosa e pungente insieme, note di erbe officinali, leggere note balsamiche, note di caffè. La freschezza, in bocca, mi porta una sensazione di astringenza, in equilibrio meraviglioso con la sensazione di morbidezza e di consistenza. Molta mineralità e sapidità che rivelano, al gusto, il sapore di un territorio ampio. Nel confronto con i millesimi che seguono, questa bottiglia ci dona una sensazione di contenimento, di maggior finezza e maggior eleganza: un’espressione ancora timida.
1998. Nel bicchiere il colore si arricchisce e diventa più intenso, più Krug, più dorato. Al naso escono note molto minerali, note di miele più intense, fiore di tarassaco, ginestre, mimose, note di agrumi e soprattutto di scorza candita. In questa bottiglia si incomincia a sentire note di distillato, Calvados. La bollicina è cremosa, presente, ancora tagliente, ancora abbastanza aggressiva, anche se pian piano va un po’ a scomparire. Abbondante complessità, freschezza, sapidità, mineralità, calore, equilibrio: tutto in grande abbondanza. Un vino polposo, RICCO, elegante.
1996. Appena versato nel bicchiere emergono note fumè con sensazioni salmastre di distillato scozzese. Al palato molta freschezza e sensazione di dolcezza, note di thè nero, grande persistenza con finale dolce di spezie e di miele, note di agrumi canditi, marzapane, leggera tostatura. Un vino potente, un po’ aggressivo, esprime un po’ meno eleganza e molta molta sostanza. Questa sera è difficile scegliere la bottiglia che più ci entusiasma: ci piacciono tutti.
1995. Più eleganza, più finezza e meno aggressività esprime subito questa bottiglia versata nei nostri bicchieri. La bollicina è più presente, finissima, persistente, cremosa. Note balsamiche di pino silvestre, miele puro, morbido, dolce, note di distillato morbide di cognac, molta eleganza e pulizia. un vino meraviglioso equilibrato ed armonico.
1988. Il colore del vino nel bicchiere appare carico d’oro. Al naso emergono note di rosmarino, salvia, alloro, miele dolce, noci, torrone e zucchero filato. Poi ancora note salmastre di whisky scozzese, zenzero, pepe bianco, caffè, cedro, nocciola tostata, fiori di camomilla. La bollicina è ancora molto presente, abbastanza aggressiva, speziatura, sensazione di piccantezza, note di funghi prataioli, molta sapidità, molta freschezza, molta mineralità. Equilibrio. Lunga lunga persistenza (incredibile). Un vino che è tanto di tutto e si esprime con forza, potenza, gran muscolatura. Questa bottiglia è troppo piccola per noi, ci vorrebbe una minimagnum da litro!.
La degustazione del 6 ottobre 2014 con Krug 1990 – qui –
Grande Cuvée (etichetta degli anni ‘60/’70). A conclusione della serata ci regaliamo questa bottiglia d’annata! La facciamo risalire agli anni ‘70 o anche ‘60. Il colore del vino è oramai ambrato scuro, al naso note secche di uva sultanina, fichi secchi, albicocche essicate. In bocca il vino ha perso la bollicina, è quasi completamente secco, ancora preserva una bella freschezza, che sostiene un po’ tutto il vino, si ha l’impressione di un vino marsala vergine secco, note di china, legno di sandalo, incenso, spezie d’oriente, maturità, canditi, zafferano.
Conclusioni:
Krug è un vino che il tempo arricchisce di polpa, di complessità, di persistenza. La mattina del giorno seguente questa meravigliosa degustazione ancora, al risveglio, è possibile assaporare il gusto della liqueur e l’immagine delle tante bottiglie, una in fila all’altra, ritorna presente, come a voler rimarcare la realtà e la consistenza.
Krug è un vino che si proietta nel futuro, il cui gusto riflette una magnifica versatilità di abbinamenti gastronomici. La maturità è paraddossalmente l’elemento di armonia di questa seconda cuvée, quella millesimata. Maturità in assoluta armonia con una carica di freschezza e acidità affilata, l’anima del tempo.
Krug è l’arrivo, il traguardo festoso dopo una ricerca compulsiva di raffinatezza e di piacere; è la scoperta e la rivelazione di un vino vivo e straordinariamente espressivo; è materia e spirito, forza ed eleganza; è il vino più buono al mondo!
prosit,
Vittoria Fagetti
CLASSIFICHE/PREFERENZE:
- Renato: 1996, 1988, 1995
- Marco: 1988 (tutta la vita!)
- Oriana: 1988, 1996, 1995
- Vittoria: 1995 e 1998, 1996 e 1988
- Nicoletta: 1998
- Anna: 1996, 1988, 1998
- Giovanni: 1988, 1996, 1998
3 Novembre 2014