Il Carrara e il Cormano sono due vini diversi, anche se prodotti entrambi con uva Merlot 100%, allevata nel comune di Morbio Inferiore, vicino a Chiasso. Il Carrara è generalmente un vino più immediato, da gustare giovane e in diversi momenti della giornata, a partire da un pranzo leggero, o un aperitivo serale. Le uve sono selezionate, scelte, e vinificate in acciaio, poi il vino permane per diversi mesi in barriques, in parte nuove e in parte di secondo passaggio, sia di rovere francese che spagnole. Il Cormano, invece, è un vino con un carattere più incisivo e impegnativo per i suoi tannini e per la sua struttura più importanti. Si presenta potente da giovane e si esprime al meglio dopo diversi anni di permanenza in bottiglia.
Questa sera trovo in cantina queste due bottiglie, ancora con la vecchia etichetta colorata, e penso sia arrivato il momento per vedere a che punto di maturazione sono arrivati questi due vini.
Il colore del Carrara 2009 è ancora molto vivo, rubino, con un leggero riflesso granato sulla parte esterna. Al naso emergono subito, appena aperto e appena versato, note erbacee di fieno e di erba essicata, insieme a note speziate di pepe nero, chiodo di garofano, cuoio. Poi ancora note fruttate di more e mirtilli neri. È abbastanza intenso e man mano che il vino permane nel bicchiere, tende ad aprirsi, regalandoci ancora sensazioni leggermente balsamiche di foglie di menta essicata, salvia, rosmarino, noci, mandorle… Lo assaggio. Al palato si ha una bella sensazione di sapidità e di mineralità e di gusto. Il tannino è presente, non aggressivo, ma ancora giovane, ancora molto ‘sgrassante’. Il finale è piuttosto asciutto e astringente ed erbaceo. Diventa sempre più succoso, più intenso e più morbido man mano che si ossigena. Acquista equilibrio e armonia, mantenendo un carattere legato a sentori autunnali di erba e foglie essicate, fieno, cuoio, pepe nero, noci, mandorle. Un vino interessante e appassionante che avrebbe potuto ‘resistere’ nella mia cantina ancora un paio di anni!
Dopo questa bella degustazione, senza perdere tempo, decido di assaggiare anche il Cormano 2007, che, appena aperto, si presenta un po’ polveroso! Bisogna lasciarlo respirare, ossigenarsi, quasi un paio d’ore. Finalmente il vino … si svela. Note di frutta matura dolce, liquirizia, fiori e rose rosse, sensazioni balsamiche intense di resina di pino silvestre e foglie di menta piperita. Leggera vaniglia, cuoio, pepe. Lo assaggio. Freschezza, sapidità, piacevolezza. È caldo e avvolgente. È ricco di gusto senza essere pesante. Intrigante, persistente, virile con un finale di spezie buone, di cacao, di caffè e un accenno di dolcezza delicata. Anche questa bottiglia meritava di essere conservata ancora qualche anno!
Prosit,
Vittoria Fagetti
gennaio 2016