giovedì, Aprile 25, 2024
Ticivino – recensioni vini del Ticino

MONCUCCHETTO RISERVA: straordinaria VERTICALE dal 1976 al 2005 – (04/2011)

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Straordinaria Verticale di 11 annate comprese tra il 2005 e il 1976 del Moncucchetto Riserva.

Questa azienda ha una storia che oggi, il 14 Aprile 2011, in occasione del loro quarantesimo anniversario, ci racconta attraverso queste 11 meravigliose bottiglie. Emozioni e Passione.

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La degustazione verticale ci viene proposta partendo dall’annata più giovane, il 2005, fino ad arrivare al 1976.

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2005

  • Gennaio secchissimo, maggio molto caldo, luglio variabile, agosto molto piovoso, settembre variabile. La Tumultuosa continua per 20 giorni. Acidità 4,4 gr x litro.
  • Colore:  rosso rubino, limpido, buona consistenta
  • Naso: note morbide di vaniglia e cacao ben integrate con i profumi tipici del merlot. Leggere note erbacee e di frutta come la mora, la ciliegia, la prugna matura. Speziatura dolce.
  • Gusto: molta freschezza e sapidità

2003

  • Un’annata tra le più difficili per quanto riguarda la vinificazione. L’anno è stato caldissimo. Già in gennaio e marzo si sono registrate temperature al di sopra della media. Poi il 6-7-8 aprile c’è stata una gelata improvvisa. Maggio e giugno bel tempo con ¼ di pioggie in meno rispetto alle medie. Luglio, agosto, settembre mesi caldissimi con temperature che hanno toccato i record di oltre 40 gradi. I grappoli di uva presentavano acini piccolissimi a causa della siccità.
  • Colore: rosso rubino con riflessi granati, limpido
  • Naso: meno intenso al naso del 2005, non si esprime al meglio, fini note fruttate
  • Gusto: morbido, caldo, equilibrato. Pronto 

2000

  • Luglio piovoso e freddo, grandine, agosto e settembre molto caldo e sole, in settembre violenta grandinata
  • Colore: rosso rubino con riflessi granati, limpido, consistente
  • Naso: fine, molto speziato, ciliegia sotto spirito, prugna, viola, un po’ di goudron
  • Gusto: caldo, morbido, sapidità
  • È sicuramente il momento ideale per berlo, un vino arrivato all’apice con un buon equilibrio e armonia. 

1999

  • Poco sole, molta pioggia. 10 giorni di sole in settembre salvano un po’ la situazione.
  • Colore: granato con riflessi aranciati, limpido
  • Naso: sentori vegetali, fieno, te nero, balsamico, frutta
  • Gusto: molta freschezza con un tannino morbido. Austerità, sembra un vino un po’ magro. Retrogusto liquirizia 

1995

  • Anno piovoso. A giugno la fioritura è durata 15 giorni. Luglio caldo umido, settembre piovoso.
  • Colore: granato con unghia aranciata, limpido, abbastanza consistente
  • Naso: sentori terziari di goudron, frutta matura, sottospirito, marmellata. Erbaceo: mallo di noci. Terrosità che fa pensare ai minerali
  • Gusto: abbastanza caldo, sapidità, tannini morbidi. Retrogusto: tabacco e goudron. 

1990

  • Il mosto è rimasto 7 giorni nel tino prima della svinatura. Prodotti 1400 litri.
  • Colore: aranciato
  • Naso: questo vino è completamente diverso dagli altri. È molto intenso con note di pomodoro, olive nere, peperone verde quasi acerbo, forse un po’ di peperoncino. Goudron, note dolci
  • Gusto: più morbidezza e meno acidità, più dolcezza, persistente. Molto particolare 

1989

  • Maggio molto bello, giugno variabile, luglio agosto molto belli, settembre freddo. Il 6 ottobre fanno la vendemmia. Raccolgono 16 quintali (fino al 1990 non c’era alcuna regolamentazione e limitazione riguardo alla resa per ettaro, per cui si raccoglieva tutto). Poiché il tino di legno che usavano conteneva al massimo 17 quintali e la raccolta era stata di 16 quintali, si è dovuto stare tutta la notte alzati a controllare la tumultuosa e a girare e rimestare il cappello di vinacce che tendeva a uscire dal tino.
  • Colore: aranciato, mattonato
  • Naso: confettura di prugna con sentori terziari di goudron dolce, balsamico. Anche questo vino presenta note di olive
  • Gusto: attacco caldo, note dolci, molto persistente. Un vino sorprendente per l’enorme intensità di profumi. Armonico. 

1985

  • Tempo piovoso fino a maggio.estate secca. Settembre caldo e secco. Vendemmiano il 6 ottobre uva molto bella, il 10 ottobre svinatura. Negli anni ’70 e ’80 si usava procedere con una macerazione molto breve di 4 giorni al massimo.
  • Colore: aranciato
  • Naso: ampiezza di note terziarie, balsamicità, dolcezza al naso, frutta matura, polposa, tabacco, goudron, speziatura
  • Gusto: caldo, morbido. Retrogusto: di olive e peperone, quasi peperoncino 

1981

  • Primavera precoce, settembre piovoso.  Il 30 settembre si vendemmiano 15 quintali di uva che vengono svinati il 5 ottobre, se ne produce 1200 litri di vino.
  • Colore: aranciato scarico
  • Naso: simile all’85
  • Gusto: pronto, rotondo, entra con soavità, dolcezza che si avvicina al velluto. 

1977

  • Settembre abbastanza soleggiato. Si vendemmiano 4 quintali di uva, di cui i due terzi vengono usati per fare grappa, perché uve attacacte dalla muffa. Dall’altro terzo si ricavano 100 litri di vino in 2 damigiane.
  • Colore: aranciato scarico, limpido, ancora vivo
  • Naso: molto intenso, ampio, goudron, oliva nera, peperone, balsamico, liquirizia
  • Gusto: grande acidità, ricorda un succo di agrumi 

1976

  • Settembre molto piovoso e freddo. Non avevano ancora le reti di protezione e molta uva veniva mangiata dagli uccelli o rovinata dalla grandine o dalla muffa. 19 settembre vendemmia. Svinatura in 4 giorni. Aggiunta di zucchero.
  • Colore: aranciato scarico
  • Naso: olive nere, ampiezza di profumi da note fruttate a note vegetali. Balsaicità appena accennata. Intensità e  persistenza
  • Gusto: morbidezza e dolcezza, armonia, equilibrio 

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CONCLUSIONI

GLI ASPETTI CHE SEMBRANO CARATTERIZZARE QUESTI VINI SONO:

  • GRANDE FRESCHEZZA DATA DA UN’ACIDITÀ PIÙ ELEVATA RISPETTO AD ALTRI VINI DEL TICINO
  • FORTE MINERALITÀ CHE PROBABILMENTE DIPENDE DALLA ROCCIA DI CUI È COSTITUITO IL TERRENO SOTTOSTANTE LA VIGNA. NEL VINO SONO PRESENTI SENTORI DI TERRA, RETROGUSTO SAPORITO E MINERALE.
  • SAPIDITÀ
  • AUSTERITÀ. NON SONO MAI VINI AGGRESSIVI. DA SUBITO SI PRESENTANO CON GRANDE FINEZZA ED ELEGANZA. I PROFUMI E I SAPORI ESCONO NEL TEMPO, MAI TUTTI INSIEME CONTEMPORANEAMENTE. SI LASCIANO SCOPRIRE PIANO PIANO, CON PERSISTENZA E INTENSITÀ. ALCUNE ANNATE SI PRESENTANO UN POCO ‘MAGRE’, MA DI SOLIDA STRUTTURA.
  • I VINI PRODOTTI TRA IL 1990 E IL 2000 HANNO TUTTE QUESTE CARATTERISTICHE E PIÙ DI TUTTE SPICCA LA GRANDE AUSTERITÀ
  • I VINI PRODOTTI DOPO IL 2000 SONO QUELLI DI STAMPO PIÙ MODERNO, DOVE L’USO DELLA BARRIQUE È ABBASTANZA PRESENTE, ANCHE SE MAI PREDOMINANTE. È BEN INTEGRATA CON GLI ASPETTI PIÙ VIVI DEL VINO.
  • I VINI PRODOTTI PRIMA DEL 1990 SONO QUELLI PIÙ CLASSICI. VINIFICAZIONI DA BREVI A BREVISSIME (una delle prime vinificazioni nei primi anni ’70 è durata soltanto 60 ORE), RESE MOLTO ALTE, ANCHE SE POI MOLTA UVA NON VENIVA VINIFICATA PERCHÉ NON IN BUONO STATO. COLORE PIÙ SCARICO E GRADAZIONI ALCOLICHE PIÙ BASSE SUL 12%. E NONOSTANTE QUESTO ABBIAMO DEI VINI DI GRANDE ATTRAZIONE ED EMOZIONE, CON QUESTE NOTE INTRIGANTI DI OLIVE NERE E PEPERONCINO, UNITAMENTE A NOTE TERROSE E MINERALI. VINI SAPORITI E POLPOSI. Nel raccontare questi vini, Niccolò Lucchini ha voluto porre l’attenzione sulle attrezzature rudimentali che possedevano, sulle pratiche completamente diverse da quelle moderne: la selezione dell’uva veniva fatta dopo la vendemmia, cioè si scartavano i grappoli brutti, ammuffiti, mangiucchiati dagli uccelli. La resa era molto alta, annate vigorose in cui si raccoglievano anche 160 q.li per ettaro (oggi il disciplinare dà un massimale di 100 q.li x ha, e i produttori scendono addirittura a 80, 60 fino a 40 q.li x ha). Oggi quasi tutti i viticoltori usano le reti antigrandine che proteggono non solo dagli eventi atmosferici, ma anche da uccelli e caprioli. I tempi di macerazione erano molto brevi, dai 4 giorni degli anni ’70 si è passati ai 15, 20 e oltre giorni attuali.


QUESTA AZIENDA HA UNA STORIA CHE OGGI – 14 APRILE 2011 – IN OCCASIONE DEL LORO QUARANTESIMO ANNIVERSARIO, CI RACCONTA. LISETTA E NICCOLÒ LUCCHINI CI FANNO ASSAGGIARE I LORO PRIMI VINI CON GRANDE EMOZIONE, E NON SFUGGONO ALCUNI SIMPATICI ANEDDOTI. MA SOPRATTUTTO VOGLIONO TRASMETTERCI LA PASSIONE DELLA LORO VITA, DELLA LORO TERRA, DEL TICINO E DEL VINO DEL CANTON TICINO.

MI PIACCIONO !

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annate 1976 e 1977

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sopra: le bottiglie delle annate ’70 e inizio ’80

sotto: etichette e bottiglie delle annate più recenti 2000, 2003 e 2005

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1989

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nel bicchiere: sulla sinistra l’annata 2005, sulla destra l’annata 1976 – 29 anni di differenza tra i due vini, si passa da un colore rosso rubino abbastanza intenso ad un colore aranciato leggermente scarico. Limpidezza e vivacità.

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anche in questa foto si può vedere l’evoluzione del colore dai rossi rubini delle annate più vicine a noi al colore granato e poi aranciato delle annate più vecchie.

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queste, sopra e sotto, sono fotografie di un collage di foto che riprendono Lisetta e Niccolò Lucchini nei primi anni ’70

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la degustazione è finita … restano solo i bicchieri …

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il gruppo scende in cantina per la visita

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eccoli! sono le prime attrezzature: in centro il vecchio tino, due botti e un torchio.

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la barricaia: sul fondo si vede la roccia di cui è costituito il sottosuolo.

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Vittoria Fagetti

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La storia e la descrizione dell’azienda possono essere lette in questo articolo : qui.

14 aprile 2011

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