venerdì, Novembre 22, 2024
Ticivino – recensioni vini del Ticino

SILENZIO

SILENZIO

  • Ticino doc
  • uva: Merlot 100%
  • provenienza delle uve: Lumino
  • appassimento in pianta con la tecnica del taglio del capofrutto
  • vendemmia tardiva
  • vinificazione in acciaio con macerazione sulle bucce per 1 mese
  • affinamento per 24 mesi in barriques di 2° passaggio
  • produttore: Cantina Motto della Torre, Castione – qui

 

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annata 2010

degustazione novembre 2012 (VittoriaF)

  • colore: rosso rubino intenso
  • al naso il vino è naturalmente ancora un po’ chiuso. La bottiglia è giovane, il vino importante. Meglio scaraffarlo. Infatti ecco uscire note di frutta rossa, di vaniglia, di ciliegia selvatica, note intense di cacao e cioccolato, tabacco, tostatura abbastanza intensa. Caratteri olfattivi intensi e profondi.
  • al palato l’attacco è molto fresco, salino, minerale, subito contrastato da una sensazione di calore globale! Il tannino è morbido, non eccessivo, non invadente, non aggressivo. C’è più potenza dalla parte dell’alcol che sembra avvolgere e sostenere tutto il vino. Il finale è lungo con una sensazione dolce di tabacco, di cioccolato, caramella mou e liquirizia.
  • È un vino di grande potenza e concentrazione, con un carattere moderno.
  • Adesso è soprattutto tanto giovane, manca ancora di armonia e finezza, che probabilmente acquisterà nel tempo, fra qualche anno, quando tutte le sue componenti si saranno integrate tra loro. In questo momento le parti di morbidezza e di dolcezza e di alcolicità prevalgono e coprono le belle sensazioni di tannicità e sapidità.

 

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annata 2012

degustazione (alla cieca) del 1° agosto 2015 (Anna Valli)

  • colore carico rubino intenso e profondo,
  • consistente, scivola lentamente dalle pareti del bicchieri, denota una spessa consistenza, l’olfatto è intenso, la prima sensazione, mi ricorda il Piemonte, una nota di viola esce su tutto, poi la frutta matura e sottospirito, spezie dolci, vaniglia cioccolato scuro, cannella, amarene, penso ai Boeri, (all’interno trovavi il premio, se eri fortunato, o ne vincevi un altro per consolarti!) così giro nel bicchiere per ossigenare e sentire la durata dei suoi profumi, faccio fatica a collocare la regione di provenienza lo assaggio,
  • l’impatto in bocca è deciso, caldo, morbido rotondo, la sensazione pseudocalorica è molto pronunciata, scende in gola scaldando e il suo gusto permane con le note dolci della glicerina e dell’alcol, frutta e spezie, chiude sulla frutta rossa matura, torna fuori la ciliegia, il cioccolato. È dolce. Meno marcata è l’acidità.
  • Il vino è impegnativo, per la sua importanza di materia e concentrazione accompagna piatti strutturati, è comunque giovane ancora e la sua potenzialità, vista la materia, si preannuncia di lungo affinamento.

 

annata 2006

degustazione (alla cieca) del 1° agosto 2015 (Anna Valli)

  • colore granato con riflessi che danno la sensazione di vino maturo,
  • consistenza ottima, gli archetti scendono lenti e molto ravvicinati,
  • il bouquet è più ricco, complesso, note di frutta scura matura, prugna, spezie, cuoio, sottobosco, more vaniglia e cioccolato scuro, leggera nota di tabacco, comunque persistono i suoi profumi ed evolvono nel bicchiere, cambiando di continuo, arieggio e sento le note cambiare, la sensazione animale, di cuoio, che mi ha fatto pensare ad un cabernet, si apre a spezie, liquirizia, noce moscata, è intrigante,
  • cosi l’assaggio, mi entusiasma da subito, caldo e deciso l’attacco, la morbidezza è sostenuta dalla freschezza, più marcata, il tannino ben presente, non aggressivo, traccia la trama di un vino maturo ben fatto, con ancora un bel potenziale di ulteriore invecchiamento, mi invoglia a continui assaggi, lungo nel suo finale, pulito, non ha difetti, comunque è un vino da abbinamento, strutturato e armonico, una gradevole beva, un piacere averlo bevuto!!
  • considerazione finale: in effetti il produttore vuole dare ai suoi vini il carattere forte e dico anche concentrato e di grande impatto. Il 2006, con 9 anni sulle spalle, è più fatto come vino, lo schema giusto e tutti le parti si intrecciano perfettamente. Per quanto riguarda l’annata 2012 invece si è pensato alla troppa gioventù, o ad un appassimento maggiore, o forse più zuccheri. Certo che la sfida a riconoscere il vino è stata impegnativa…

 

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