sabato, Dicembre 14, 2024
Ticivino – recensioni vini del Ticino

VENDEMMIA 2009 – Presentazione dei vini dell’annata 2009

Il 5 settembre 2011 si è tenuta presso il Palazzo dei Congressi di Lugano la presentazione dell’annata 2009. La manifestazione prende il nome di ‘Il Viso del Vino’. Anche quest’anno partecipiamo e vogliamo riportare le note di degustazione di tutti i vini assaggiati. Incominciamo con gli assaggi dei vini bianchi prima quelli tradizionali inox e poi quelli con passaggio in barrique. Breve conclusione finale degustazione vini bianchi. Poi passiamo agli assaggi dei vini rossi e finiamo con le conclusioni finali della degustazione dei vini rossi.

1 – CHARMONT 2010 – ALBAINO (NOVAZZANO) – charmont 100% – inox – Al naso è subito molto intenso con sentori fruttati che ricordano un po’ quelli dell’uva americana con note di fragola. Al palato il vino è abbastanza fresco e abbastanza caldo. Un vino semplice e non eccessivamente persistente. Piano piano il vino esprime più morbidezza e la sensazione finale è di mandorla dolce e pesca. Buono, particolare, interessante. Di facile e piacevole abbinamento.

2 – SAUVIGNON 2010 – ALBAINO (NOVAZZANO) – sauvignon 100% – inox. Al naso è molto minerale e intenso di fiori freschi e frutta. Al palato è fresco, caldo, sapido. Buona la morbidezza. È molto pulito e franco. Piacevole nel complesso. Interessante.

3 – GINESTRA 2010 – AMSTUTZ (GORDOLA) – bianco di merlot – inox. Bianco di merlot. Il naso è molto pulito, ancora leggermente chiuso. I sentori fruttati e floreali fanno un po’ fatica ad uscire. Al palato è caldo, abbastanza fresco. Ho una leggera sensazione di petilliant a causa di residui di CO2, ma che scompare agitando un po’ il vino nel bicchiere.

4 – SMERALDINO 2010 – BOSCHERINA (NOVAZZANO) – bianco di merlot – inox, Bianco di merlot, Produzione annua circa 2’000 bottiglie. Il colore è molto chiaro. Al naso è pulito, semplice con sentori di banana. Al palato è abbastanza fresco e abbastanza caldo, burroso.

5 – VIGNA DELL’ASPIDE 2010 – PELOSSI (PAZZALLO) – muller thurgau, pinot nero, kerner, pinot grigio – inox. Muller thurgau e pinot nero vinificato in bianco in prevalenza, con aggiunte di kerner e pinot grigio. Il colore è molto chiaro. Fruttato e floreale. Al palato è molto fresco, abbastanza caldo. Non eccessivamente morbido ne grasso. Il che da una sensazione di vino più austero, ma anche di più veridicità. È persistente di frutta fresca e agrumi. Leggera sensazione di CO2.

6 – ORIGLIO PERCEZIONE 2010 – PAGNAMENTA PIERGIORGIO (ORIGLIO) – chardonnay e bianco di merlot – inox. Chardonnay 60% e merlot vinificato in bianco 40%. Produzione annua: circa 300 – 500 bottiglie. Colore: giallo paglierino intenso e carico. Al naso sentori di frutta matura, quasi composta. Mi sembra di sentire un po’ di ridotto. Al palato c’è freschezza, mineralità. È caldo, abbastanza persistente, abbastanza equilibrato. Piacevole. Un 2010 già pronto …

7 – CORTEGLIA 2010 – MAURO ORTELLI (CASTEL SAN PIETRO) – sauvignon, semillon, chasselas, chardonnay – inox. Sauvignon blanc 45%, semilon 25%, chasselas 15%, chardonnay 15%. Vigne in località Corteglia, Colore chiaro. Al naso è ancora un po’ chiuso. Al palato c’è molta freschezza. Caldo, intenso, deve ancora un po’ equlibrarsi. Il finale è lungo, fruttato, tendente al citrico.

8 – VACALLO 2010 – CAVALLINI (CABBIO) – sauvignon 100% – inox. Al naso è un po’ chiuso e limitato. Al palato c’è una legegra mineralità e sapidità. Non molto persistente. Un vino abbastanza leggero, poco alcolico, semplice, assolutamente solo da aperitivo.

9 – SPUMANTE CHÂTEAU CASSÈ 2009 – POGGIO DEL CINGHIALE, LAMONE. Uve: 50% merlot vinificato in bianco. Uve: 50% diversi vitigni: muscat, semillon, pinot, chasselas. Provenienza delle uve: Ronco di Castelrotto. È un metodo classico. La spumantizzazione viene compiuta in Svizzera Interna. Al naso piacevoli profumi primari di fragoline. Al palato è morbido, non aggressivo.

10 – GRANITO 2009 – AGRILORO (ARZO) – chardonnay 40%, sauvignon 50%, pinot grigio 10% – barrique. Chardonnay 40%, Pinot Grigio 30%, Sauvignon Blanc 20%, Pinot Bianco 10%. Le uve sono coltivate nel comune di Arzo nelle vigne del Tenimento dell’Or. I vitigni sono vinificati separatamente, fermentazione in barrique, non fa la malolattica, affinamento in barrique per circa 1 anno, assemblaggio prima dell’imbottigliamento. Il vino si presenta al naso subito molto intenso con sentori di fiori e di frutta. Grande mineralità. Al palato si sente molta morbidezza e molata freschezza. È persistente con un lungo finale di fiori e nocciola. Grassezza. C’è molta finezza ed eleganza. la barrique è abbastanza discreta.

11 – COLLE D’AVRA CHARDONNAY 2009 – COLLE D’AVRA (CASTEL SAN PIETRO) – chardonnay 100% – barrique. Il vigneto di chardonnay è all’interno della Tenuta a Castel San Pietro. Vinificazione: leggera macerazione in acciaio. Segue la fermentazione in barrique e l’affinamento per 12 mesi in barriques dove rimane fino all’imbottigliamento. Il vino al momento dell’assaggio è stato da pochissimo messo in bottiglia. Al naso si presenta davvero ancora molto chiuso. Al palato le sensazioni maggiori sono di grassezza, retrogusto di nocciola, molta freschezza con una forte sensazione citrica. Buona la persistenza. Finale dolce di leggera vaniglia, nocciola e agrumi. Ancora un po’ scomposto, ma la forma che sta prendendo è assolutamente nella direzione dell’eleganza e della finezza.

12 – SAN MATTEO BIANCO DELLA PIANA – CHARDONNAY 2010 – SAN MATTEO (CAGIALLO) – chardonnay – barrique. Chardonnay con una piccola percentuale di chardonnay musquet coltivati a Cagiallo nel vigneto Ronco della Piana. Vinificazione e affinamento avvengono per circa la metà delle uve in vasche inox e per l’altra metà in barriques. Non fa la malolattica. L’affinamento dura circa 6 mesi. Al naso si sente subito molta nocciola e un po’ di mela verde. Al palato è molto fresco e molto citrico, sembra davvero di sentire il limone, che si bilancia bene con una grande morbidezza. Fine, elegante.

13 – VITIS 2010 – PARRAVICINI, CASTEL SAN PIETRO – bianco di merlot – barrique. Bianco di merlot 90%, chardonnay 10%. Vinificazione e affinamento in barrique per 8 – 10 mesi. Il colore è molto chiaro. Al naso c’è molta frutta secca e sentori tostati. È ancora un po’ chiuso. Al palato c’è molta freschezza, è caldo, abbastanza sapido. C’è grassezza, consistenza, pulizia. Abbastanza intenso di frutta secca che continua nel finale.

14 – NOVI DAL DRUNPA 2009 – MAURO ORTELLI (CASTEL SAN PIETRO) – sauvignon – barrique. Sauvignon 91%, semillon 9%. Vigneto a Corteglia. Fermentazione e affinamento in barriques per 12 mesi. Al naso è intenso con sentori di agrumi e forte mineralità. Un po’ di tostatura, un po’ di vaniglia e nocciola. Al palato è molto minerale e sapido. Buona la freschezza. Caldo e ben equilibrato. È molto persistente. Il finale è citrico, minerale, con molte note di frutta secca e leggera vaniglia. Non è al momento ancora pronto. Aspetterei ancora un po’ di tempo fino a quando si avrà maggior finezza. Da diversi anni riesco ad assaggiare questo vino e devo dire che ogni volta, con ogni vendemmia, Mauro Ortelli riesce a caratterizzare il suo Novi Dal Drunpa con molta personalità. Trovo che questo vino esce un po’ dagli schemi classici del Canton Ticino. È diverso, è più complesso, è più intrigante. A me piace moltissimo!

15 – MUSCINO 2010 – RUBIO (CASTEL SAN PIETRO) – chardonnay 100% – barrique. Chardonnay 100%. Produzione annua: 1000 bottiglie (in annate scarse solo 600 bottiglie). Fermentazione e affinamento in 3 barriques di cui una nuova e due di secondo passaggio per circa 6 mesi. Al naso è fruttato e floreale con uno spiccato sentore di mela verde. Al palato è caldo, fresco, pulito, equilibrato, abbastanza persistente. Il finale è agrumato con la dolcezza della vaniglia. Mi piace molto per finezza e discrezione. Un altro vino che mi colpisce positivamente tutti gli anni

16 – CRUDELL 2009 – MONDÒ (SEMENTINA) e F.LLI MERONI (BIASCA) e GIUDICI DELLA GANNA – Chardonnay, Riesling & Sylvaner, Pinot grigio, Sauvignon – barrique. Uve: chardonnay, riesling, silvane, pinot grigio, sauvignon. Vigneti a Sementina, Cadenazzo, Malvaglia, Semione. Fermentazione e affinamento in barrique di cui metà nuove e metà di secondo passaggio per 12 mesi. Nasce dalla collaborazione tra le aziende F.lli Meroni, Mondò e Giudici della Ganna. Al naso è intenso di frutta matura e fiori con particolari note di melone e pesca sciroppata. È complesso. Al palato è caldo, fresco, persistente. Diventa man mano più caldo, più morbido, più grasso. È più da abbinamento durante il pasto, piuttosto che per aperitivo

17 – SILENO 2009 – NICOLA CORTI (BALERNA) – chardonnay 100% – barrique. Chardonnay 100%. Affinamento in barriques grandi da 300 litri di cui 2/3 nuove e 1/3 di secondo passaggio per 12 mesi. Colore: giallo paglierino intenso con evidenti riflessi verdolini. Al naso è subito dolce di vaniglia, poi escono i sentori di frutta e di fiori. Al palato c’è tanta freschezza e mineralità e sapidità. La grassezza c’è, e ce ne sarà di più con un po’ di affinamento in bottiglia. È caldo, buono l’equilibrio. Il finale è lungo con note di frutta secca e vaniglia. Dolcezza finale. Di sicuro è un vino moderno, assolutamente non modesto. Anzi si rivela subito con un’esplosione di profumi e sapori.

18 – SINFONIA IN BIANCO 2010 – CHIERICATI VINI (BELLINZONA) – bianco di merlot – barrique. Merlot vinificato in bianco. 8 mesi in barriques nuove. Da poco imbottigliato. Il colore è di un giallo paglierino molto tenue e molto chiaro. Al naso molta nocciola e noci. La barrique al naso è abbastanza invadente. Molta molta vaniglia. Al palato è fresco, caldo, lineare, con note di mandorla amarognola finale. Pecca un po’ sulla finezza, anche se in abbinamento con un formaggio potrebbe risultare bene. Si ha la sensazione di molto lavoro in cantina, più che della vigna e dell’uva. Bella etichetta!

19 – VIOGNIER 2009 – FERRARI (STABIO) – viognier 100% – barrique. Viognier 100%. Vigneto a Ligornetto. Affinamento per 8 mesi in barriques. Non filtrato, infatti nel bicchiere il vino si presenta non limpido. Da 3 anni la cantina ha scelto di non filtrare alcun vino bianco, per non perdere gran parte delle sensazioni olfattive e della materia del vino. Al palato il vino è caldo, fresco, minerale. È davvero molto ricco di sostanza. È quasi opulento. Persistente di frutta matura e vaniglia. Complesso: continua ad evolversi nel bicchiere.

20 – ROVIO CHARDONNAY RISERVA 2009 – VINI ROVIO (ROVIO) – chardonnay 100% – barrique. Produzione annua: circa 1’300 bottiglie. Al naso c’è molta frutta matura, pere, pinoli, noci fresche, agrumi, salvia, rosmarino. Al palato è caldo, fresco, grasso. Pronto, ben equilibrato, da bere adesso. Il finale è dolce di vaniglia con pinoli e nocciola fresca.

21 – DOSSO 2009 – ZÜNDEL (BERIDE) – chardonnay 100% – barrique. Al naso molta pera matura. L’assaggio è stato parecchio veloce, perché in chiusura della sessione della mattina. Ho potuto sentire ancora tanta freschezza che mi sembrava sfociasse in un eccesso di acidità. E soprattutto ancora un importante residuo di CO2. La bottiglia offriva un vino non equilibrato del tutto.

Conclusioni finali sui vini bianchi:  ho avuto la possibilità di fare 21 assaggi nell’arco di 3 ore e mezza (dalle 10.00 alle 13.30) di cui:

  • 2 – Merlot bianchi tradizionali inox
  • 1 – Merlot bianchi barrique
  • 3 – Bianchi monovitigno tradizionali inox
  • 8 – Bianchi monovitigno barrique
  • 4 – Assemblaggi inox
  • 2 – Assemblaggi barrique
  • 1 – spumante
  • Tutti i vini si presentano abbastanza puliti, rispettosi della tipologia del vitigno, intensi e persistenti.
  • Si nota un’accresciuta ricerca qualitativa e anche tecniche di vinificazione migliorate e più attente proprio alla ricerca dell’espressione aromatica del vitigno.
  • Alcuni vini fanno parlare ancora più la cantina che la vigna
  • Gli chardonnay assaggiati sono tutti  molto burrosi, grassi, espressivi.
  • I sauvignon tendono molto alla mineralità.
  • Il livello alcolico è abbastanza sostenuto tra i 13 e i 13.5 % di volume alcolico.
  • Tutti i produttori ci hanno parlato di una buona annata. Nessuno ha usato il termine eccezionale.
  • In generale c’è molta piacevolezza.
  • Un commento a parte per i merlot vinificati in bianco (e vorrei aggiungere che non parlo solo di quelli assaggiati oggi, che sono pochi, ma in generale di tutti quelli che ho assaggiato durante gli ultimi 2 anni): si assomigliano un po’ tutti, sono tutti molto sbiancati, puliti, delicati profumi di fiori e frutta, qualche volta più esotica, qualche volta meno. In questi vini non si riscontra mai personalità né del vino né del produttore. Sono vini da bere come aperitivi, così, con gli amici, ma senza nessuna marcia in più. Se barricati, poi, sono davvero tanto costruiti in cantina. Certo alcuni sono anche piacevoli da bere in compagnia e per questo che il mercato soprattutto tedesco li chiede e li premia. Alcuni produttori (in grande confidenza) ci dicono che sono costretti a produrre il ‘Merlo Bvianco’ anche contro la loro filosofia, per poter far breccia nei ricchi mercati del Nord …

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1 – CAMILLA ROSSO DEL TICINO 2009 – ALBAINO, NOVAZZANO – INOX, Uve: 50% merlot e 50% gamaret. Le annate precedenti al 2009 avevano una percentuale diversa nell’ordine del 70% merlot e 30% gamaret. Vinificazione e affinamento: INOX. Produzione annua: circa 4’000 bottiglie. Al naso è molto fruttato, escono molto i sentori animali, il cuoio, le radici, la terra. Al palato è abbastanza caldo e c’è morbidezza. Finale ammandorlato.

2 –BONDOLA 2009 – ALBAINO, NOVAZZANO – INOX, Uva: bondola 100%, Sono tra i 2 produttori che allevano la Bondola nel Sottoceneri. Vinificazione e affinamento: INOX. Alcune annate sono messe a riposo in botti usate. Produzione annua: circa 800 bottiglie. Colore rosso rubino con intense note violacee. Al naso è molto fruttato. Al palato è fresco, abbastanza persistente, il finale è quasi dolce di frutta. Scoperta interessante.

3 – RISERVA LUIGI 2007, MERLOT DI LIGORNETTO – ALBAINO, NOVAZZANO – BARRIQUE. Le uve provengono dal vigneto in località Ligornetto di proprietà della famiglia di Anna Nespoli. Il nome è dedicato al padre di Anna. È stato prodotto solo nelle annate che più gli piacciono: ha prodotto il 2007 e poi uscirà il 2010. Affinamento in barrique nuove per 18 mesi. Sono solo 2 barriques, quindi 600 bottiglie. Al naso c’è molto frutto, note tostate, cacao, un po’ di vaniglia. Al palato è fresco, caldo, molta frutta di ciliegia bella matura. Forte mineralità di terra e di muschio. Abbastanza persistente. Riscontro molta personalità in questo vino, un po’ tutto al femminile. È giustamente tannico, c’è morbidezza, carattere incisivo.

4 – SOTTOBOSCO 2009 – AGRILORO, ARZO – BARR. Merlot 75%, cabernet sauvignon 17%, gamaret 7%, carminoir 1%. Le uve provengono dalle vigne del Tenimento dell’Or in Arzo e dalle vigne del Tenimento La Prella a Genestrerio. I vitigni sono vendemmiati e vinificati separatamente. Macerazione oltre i 20 giorni in legno. Affinamento per circa 2 anni in barrique di cui nuove il 60% e di secondo passaggio il 40%. Al naso intense note tostate di cacao, caffè, vaniglia. Poi esce la frutta, in particolare la ciliegia. Poi l’erbaceo e il peperone. Al palato è fresco, caldo, molto morbido. Equilibrato, abbastanza moderno. Mi aspettavo grandi sensazioni da questo vino, dato che in enoteca è davvero molto richiesto. Ma devo dire che al momento ho soltanto sensazioni di un prodotto moderno. Forse col tempo sarà possibile che il vino prenda il sopravvento sulla modernità.

5 – COLLE D’AVRA, MERLOT CLASSICO 2010 – INOX. Merlot 100%. Provenienza delle uve: Castel San Pietro. Macerazione per circa 20 giorni in acciaio. Affinamento: c’è un veloce passaggio in barrique di secondo passaggio e in botte grande. Al naso è molto fruttato. Al palato è fresco, abbastanza tannico, già abbastanza equilibrato, morbido, ma con una punta di incisività, che colpisce.

6 – COLLE D’AVRA, MERLOT RISERVA BARRIQUE 2009 – BARR. Merlot 100%. Vigneto a Castel San Pietro. Macerazione per circa 20 giorni. Affinamento per 22 mesi in barriques. Al naso c’è molta frutta in particolare di ciliegia, dolcezza, vaniglia. È complesso. Al palato è caldo, fresco, tannico e morbido. Equilibrato e armonico. Grande persistenza. I vini del Colle d’Avra sono davvero molto buoni, piacevoli, fini, eleganti e delicati.

7 – AGRA Collina d’Oro Riserva 2009 – PELOSSI, PAZZALLO – BARR. Merlot 100%. Provenienza delle uve: Agra, Collina d’Oro. Al naso è intenso di vaniglia, la frutta esce pian piano, dopo. Al palato c’è molta dolcezza, molta morbidezza, grande qualità e sostanza. È persistente. Il finale è dolce di succo e polpa di ciliegia. C’è molta eleganza e esprimerà maggior finezza quando andrà via tutto questo legno dolce

8 – MEZZANOTTE 2009 – AMSUTZ, GORDOLA – BARR. USATE. Merlot 100%. Affinamento in barriques per 24 mesi, di cui metà nuove e metà usate di secondo passaggio. Al naso c’è frutta, fiori, cuoio, terra, minerali, sentori di nespola. Al palato è caldo, morbido, fresco. Ha un gusto particolare dato dalla forte mineralità, corollato dalla dolcezza della caramella muh e dalla ciliegia matura. Un vino di grande personalità che mi ha colpito.

9 – 469 – IGT – AMSTUTZ, GORDOLA – BARR., IGT. Merlot 100%. Nasce dall’assemblaggio di 3 annate: la 2004, la 2006 e la 2009. Da qui il nome 4, 6, 9. Colore rosso rubino con intensi riflessi granati. Al naso è complesso di frutta matura, note tostate dolci, ma non aggressive. speziatura. Al palato c’è molta freschezza. È anche molto caldo. Il tannino è morbido. Il finale è di tabacco e cacao. Speziato. Anche questo vino è particolare e mi ha colpito molto.

10 – PLATINUM 2009 – BRIVIO, MENDRISIO – BARR. Tutti i vini di Brivio li avevo già assaggiati lo scorso maggio 2011, ma non ho potuto rinunciare a provare il Platinum. Un vino di grande concentrazione, di grande frutto, con molta persistenza. Ma non è pesante, non è troppo opulento. Tutte le componenti sembrano già ben amalgamate tra loro, ma l’equilibrio e l’eleganza e la finezza potranno essere trovate con molta piacevolezza fra qualche anno. Un vino che esce ora in vendita e che sarà pronto da bere almeno fra un paio d’anni. Impressiona molto e piace davvero. Non a caso il suo banchetto di assaggio era affollatissimo.

11 – NERONE 2009 – BOSCHERINA, NOVAZZANO – BARR. Merlot 100%. Provenienza: Novazzano. Affinamento in barriques nuove per 20 mesi. Al palato il vino si presenta con molta freschezza. È caldo. Il tannino è ancora leggermente verde, ma appena appena. C’è morbidezza. Il finale è tostato di cacao e cioccolato. Un altro vino buono che mi piace.

12 – PIZZORIN 2009 – PIZZORIN, SEMENTINA – BARR. Il naso è fine ed elegante. Al palato è fresco, caldo, tannico, morbido. Tutte queste componenti sono ben equilibrate tra loro e danno al vino una bella struttura e eleganza. Il finale è ricco di frutta. La barrique non prevale. È un vino tipico, non troppo moderno, con personalità

13 – POGGIO DEL CINGHIALE 2009 – POGGIO DEL CINGHIALE, LAMONE. Ronco di Castelrotto 2009. Merlot 95% e cabernet sauvignon 5%. Affinamento in barrique di secondo passaggio per 9 mesi. Al naso sento frutta e fiori, un po’ di erbaceo, caramella muh dolce. Al palato è molto fresco, caldo, molto morbido, un po’ di mineralità, terra. Finale abbastanza persistente di succo di ciliegia. C’è semplicità.

14 – RISERVA POGGIO DEL CINGHIALE 2009 – POGGIO DEL CINGHIALE, LAMONE – BARR. Merlot 100%. Affinamento in barrique nuove per 18 mesi. Al naso è intenso di frutta di ciliegie rosse mature. Al palato è fresco, caldo, tannino ancora un po’ verde, ma comunque molto morbido. Il finale è dolce di cacao e cioccolato e composta di ciliegie rosse. Abbastanza moderno.

15 – LAMONE 2009 – POGGIO DEL CINGHIALE, LAMONE. Vigneto a Lamone. Affinamento in barrique di secondo passaggio per 9 mesi. Molta semplicità, un po’ meno mineralità rispetto al Poggio del Cinghiale 2009.

16 – LA CRUS 2009 – PARRAVICINI, CASTEL SAN PIETRO. Merlot 100%. Affinamento: metà in acciaio e metà in botti grandi. Vigneti tutti a Castel san Pietro. Al naso è fruttato e floreale con note di cacao. Al palato è fresco, abbastanza caldo, molta semplicità. Buono il finale, minerale di terra e un po’ di cioccolato. In questa bottiglia ho trovato un po’ di residuo di co2, ma se ne va scuotendo il bicchiere. Piacevolezza, da bere in compagnia.

17 – I CAVRI 2009 – PARRAVICINI, CASTEL SAN PIETRO. Merlot 100%. Affinamento in barrique di cui metà nuove e metà di secondo passaggio. Il colore di questo vino è più intenso rispetto a La Crus. Al naso le note fruttate sono più intense di ciliegie. Al palato è caldo, morbido, fresco. Note tostate di cacao. Buona la persistenza, finale di composta di frutta matura, ciliegie e fragole.

18 – ORIGLIO MERLOT TRADIZIONE 2009 – PAGNAMENTA, ORIGLIO. Merlot 100%. Affinamento inox. Colore molto intenso, rubino abbastanza carico. Al naso è molto fruttato, erbaceo e minerale. Leggera sensazione di ridotto. Al palato è abbastanza caldo, abbastanza fresco. Buono sincero piacevole.

19 – ORIGLIO RISERVA ATTRAZIONE 2009 – PAGNAMENTA, ORIGLIO. Merlot 100%. Il merlot Origlio tradizione e attrazione nascono dalle stesse vigne e dalla stessa spremitura. Una volta che il mosto è fermentato ed è stato sufficientemente in macerazione con le bucce, una parte va a finire l’affinamento in vasche inox e un’altra parte viene messa in barriques. Poi c’è la riserva (seduzione): è il merlot attrazione che rimane in barrique un anno in più. Di base è sempre lo stesso vino che affina in modo e tempi diversi. Colore molto intenso. Al naso c’è molta frutta e tostatura di cuoio e spezie. Al palato è fresco, caldo, tannico,sincero. La barrique lo nobilita un po’ e la personalità è mantenuta, solo leggermente mascherata dalla vaniglia.

20 – ORIGLIO RISERVA 2007 – PAGNAMENTA, ORIGLIO. Rubino con riflessi granati. Naso ricco di profumi già terziari. Leggero goudron, molto balsamico, rabarbaro, confetto, paglia, fieno. Al palato ancora molta freschezza, caldo, tannino asciutto, molta persistenza. Con l’annata 2009, che non è ancora pronta, questa riserva si chiamerà seduzione. Questo vino, di questa annata è un bell’esempio di espressione di questa terra che è Origlio. La barrique non prevale, prevale la forte mineralità che QUI diventa personalità. Che Bella Sorpresa.

21 – SINFONIA BARRIQUE 2009 – CHIERICATI VINI, BELLINZONA – barr. Merlot 100%. Affinamento: 24 mesi, quindi normalmente esce in vendita dopo tre anni dalla vendemmia. A giugno lo hanno tolto dalle botti e ne hanno imbottigliate 24 bottiglie per presentare l’annata a questa manifestazione e per la guida Veronelli che ne ha richiesti i campioni. Ma in effetti il resto del vino è ancora in botte e sarà messo in vendita fra un anno, almeno. Il colore è rosso rubino intenso. Al naso è ancora abbastanza chiuso. Si sente un po’ la frutta. Al palato è molto caldo e c’è molta freschezza. È astringente, il tannino lega molto. Già si intravede una certa morbidezza. La struttura è grande. C’è corpo, intensità, persistenza. Le componenti sono ancora un po’ tanto slegate, ma il potenziale è grande. Potente

22 – SALORINO 2009 – CORTI VINI, BALERNA. Fa tutto il Nicola! Merlot e cabernet sauvignon. Al naso molta frutta rossa matura. Al palato entusiasma subito la finezza e l’eleganza. Persistente, finale lungo dolce di frutta rossa e un po’ di tostatura. Si esprime con lentezza, ma in bocca rimane il gusto per tanto tempo.

23 – LENEO 2009 – CORTI VINI, BALERNA. Merlot, ceppi di 40 anni. Affinamento per 24 mesi in barrique. Il 2009 al momento non è ancora in vendita. Hanno imbottigliato alcune bottiglie per questa manifestazione. Colore rosso rubino intenso e scuro. Al naso colpisce subito la ciliegia sotto spirito, un po’ di erbaceo. Al palato c’è già tanta morbidezza. interessantissimo.

24 – BONDOLA 2009 – AZ MONDÒ, SEMENTINA. Uva: Bondola 100%, Ceppi vecchi di 70-80 anni + vigneti di nuovo impianto, Vigne a Sementina e Monte Carasso, Vinificazione inox, Affinamento per 12 mesi in vecchie botti di rovere da 500 litri + barriques di terzo passaggio + inox, Colore: intensi riflessi violacei. Al naso è molto fruttato di fragole e ribes. Al palato c’è davvero molta freschezza e anche morbidezza. È caldo e tannico in giusta misura, che non disturba insomma. Equilibrio. Il vino esprime molta semplicità, è fatto bene, e trasmette piacevolezza in generale.

25 – RONCO DEI CILIEGI 2009 – AZ MONDÒ, SEMENTINA – barr.. Merlot 90% e cabernet sauvignon 10%, Vinificazione inox, Affinamento per 18 mesi in barriques nuove e di secondo passaggio, Colore rosso rubino intenso, Al naso ho subito una sensazione di alcolicità pungente. Al palato poi sento una grande morbidezza, disturbata da un tannino ancora non pronto. L’alcol in questo momento toglie equilibrio. Grande frutta nel finale e dolcezza data dalla vaniglia. Il vino si deve ancora un po’ stabilizzare. Esprime molta modernità.

26 – BONGIO 2009 – MEZZANA. Merlot 100%. Vigneto a Coldrerio. Produzione annua circa 8’000 bottiglie. Affinamento in botte grande + barrique di secondo passaggio. Al naso è intenso di frutta, fragole e ciliegie e anche un po’ di confetto dolce. Al palato c’è freschezza e morbidezza. Grande equilibrio, abbastanza persistente. Molta molta frutta nel finale, che lascia davvero una bella sensazione gustativa piacevole.

27 – RONCO 2009 – MEZZANA, Merlot 100%. Produzione annua circa 6’600 bottiglie. Affinamento. in barrique nuove per il 70% e di secondo passaggio per il 30%. Il naso è ricco di frutta rossa matura, in particolare ciliegie nere. Al palato è caldo e morbido, buona la freschezza. Sento che gli manca quella spinta in più data da un tannino un po’ più incisivo per essere davvero un grande vino. C’è finezza e persistenza. Il finale è lungo di ciliegie, poca tostatura, molta speziatura, un po’ di balsamico

28 – BIASCA 2009 – F.LLI MERONI, BIASCA, Merlot 100%, Produzione annua: circa 1500 bottiglie, Affinamento per 18 mesi, metà in barrique nuove, metà in barrique di secondo passaggio, Vigneti a pergola vecchi, Macerazione per 22 giorni. Il naso è fine e minerale e fruttato, ancora un po’ chiuso. Al palato è fresco e sapido. Mineralità data da un gusto di terra e radici con un po’ di liquirizia. Il tannino è giusto, asciutto e lungo: è fine ed elegante ancora un po’ verde. La morbidezza ben si equilibria con la freschezza. Finale minerale. Buono.

29 – CARDO 2009 – F.LLI MERONI, BIASCA. Merlot 85%, vigneto a Biasca. Cabernet Sauvignon 15%, appassimento in pianta. Produzione annua circa 2500 bottiglie. Affinamento in barrique metà nuove e metà di secondo passaggio. Al naso ho subito una sensazione alcolica. È fruttato, erbaceo e vegetale. Al palato è molto caldo, molto morbido, ma con un tannino ancora verde. Lasciamolo li ancora un po’ di tempo che prenda la strada giusta verso un migliore equilibrio.

30 – UL SAMION 2009 – F.LLI MERONI, BIASCA. Merlot 100%. Taglio capofrutto per appassimento. Macerazione 25 giorni. Barrique nuove. Al naso si sente molto l’alcol. Al palato ho una grande sensazione di calore, quasi leggermente aggressivo. Il vino è ancora molto chiuso e poco equilibrato. In finale sentori di frutta matura e già un po’ di marmellata.

31 – PERGOLA 2009 – F.LLI MERONI, BIASCA. Produzione annua: circa 1200 bottiglie. È una riserva di uva da ceppi vecchi di 75 – 80 anni. Anche in questo vino si sente abbastanza alcolicità. C’è più equilibrio tra alcol e freschezza, persistenza, finale asciutto, noti dolci. Un vino che prelude a qualcosa di grandioso. Personalità.

32 – RAMPEDA 2009 – F.LLI MERONI, BIASCA. Produzione annua circa 2000 bottiglie. Parcella unica, vigna a nord di Biasca a 450 mt s.l.m. verso la valle di Blenio. Macerazione 30 giorni. Affinamento: 20 mesi in barrique nuove. Colore rosso rubino molto denso e intenso. Al naso note di frutta matura, ciliegie nere, balsamico. Al palato è fresco, caldo, equilibrio, da subito grande piacevolezza. In bocca rimane il gusto e la sensazione della composta di ciliegie. Il tannino, qui si può dire, essere davvero nobile, asciutto, bello, non stanca, non attacca. Un gran bel bere …

33 – IL RUBINO 2009 – KAUFMANN + CONCEPRIO, MALCANTONE. Merlot 100% del Malcantone. Il 50% del merlot arriva dai vigneti di Adriano Kaufmann a Beride e Castelrotto. L’altro 50% del merlot proviene dai vigneti di Michele Conceprio a Bioggio. Con l’annata 2009 il vino viene vinificato interamente da Adriano Kaufmann. Fino all’annata 2008, i due produttori vinificavano separatamente le proprie uve, e poi assemblavano i vini prima dell’imbottigliamento. Fermentazione per 10 giorni. Se l’annata è bella Adriano usa i lieviti indigeni, altrimenti usa i lieviti selezionati. La macerazione con le bucce continua per altri 28 giorni. Affinamento in barrique di secondo passaggio per 15 mesi. Colore rosso rubino abbastanza intenso. Al naso è fruttato, floreale, terroso, minerale. Al palato è fresco, abbastanza caldo, buon equilibrio, buona morbidezza, tannino asciutto e non aggressivo. Abbastanza persistente. Il finale è un po’ astringente con una grande sensazione di ciliegie rosse mature.

34 – PIO DELLA ROCCA 2009 – KAUFMANN, BERIDE – barr. Merlot 85%, selezione dei grappoli. Cabernet sauvignon 15%. Con l’annata 2009 c’è ancora dal 10 al 15% di cabernet sauvignon (che Adriano dice non maturare mai bene in Malcantone), per cui sta rimpiazzando piano piano le piante di cabernet col Petit Verdot. Fermentazione in tini di legno da 4000 litri. Affinamento per 17 mesi in barrique di cui la metà nuove e l’altra metà di secondo passaggio. Colore molto intenso. Al naso è ancora molto chiuso. Frutta rossa matura, prugne, ciliegie nere, peperone, un po’ di salvia. Al palato è fresco, caldo, il tannino è astringente ma non aggressivo. Il vino sembra tutto compresso, schiacciato, ha sicuramente bisogno di tempo per venir fuori, per migliorare l’espressione. La qualità è al momento tutta concentrata, ma che sostanza e che materia che si sente. Il finale è dolce di vaniglia.

35 – ARCA RUBRA 2009 – MATTEO HUBER, LAMONE. Fino all’annata 2009 ha avuto una vigna a Morbio Superiore. Dal 2010 l’uva arriva dalla Collina d’Oro a Gentilino e sta preparando un nuovo vigneto ad Agno. Produzione annua: 1300 bottiglie. Primo anno di produzione: 2008. Merlot 100%. Crio macerazione, poi fermentazione per 7 giorni in vasche inox. Affinamento: 50% in barrique nuove, 25% barrique di secondo passaggio, 25% inox. Colore rosso rubino intenso. Al naso è frutatto di ciliegie e ribes e amarene. Al palato è caldo, abbastanza fresco, morbido, abbastanza tannico. Il finale è aristocratico, esce tanta frutta.

36 – ROVIO 2009 – VINI ROVIO. Merlot 100%. Inox. Produzione annua: circa 15’000 bottiglie. Al naso è già molto aperto con note di frutta e mineralità, un po’ di balsamico. Sembra già molto ossigenato. Al palato è fresco e caldo, buona morbidezza, fine, molto piacevole.

37 – ROVIO RISERVA 2009 – VINI ROVIO – barr. Produzione annua: circa 5’000 bottiglie. Al naso è minerale, frutta matura, ciliegie nere e prugne mature. Al palato è caldo, fresco, tannico, astringente ma non aggressivo, buon equilibrio. Il vino anche se una riserva sembra già essere più pronto rispetto a tutti gli altri assaggiati, c’è più evoluzione, c’è in questo momento più complessità di profumi e sapori. In generale c’è molta piacevolezza in tutti i suoi vini, sono abbastanza facili da bere.

38 – SAN VIGILIO 2009 – VINI ROVIO. Gamaret 75% e Syrah 25%. Al naso è ancora un po’ chiuso, molta speziatura che riturna tutta al gusto. Pepe, ciliegie nere, cuoio, radici di liquirizia. Al palato è caldo e fresco. Il tannino è vellutato. Il finale è lungo di spezie e frutta. C’è molta piacevolezza. Vini in generale più pronti, un po’ di modernità, comunque discreti e una forte componente minerale.

39 – MALCANTONE ROSSO 2009 – MONTI, CADEMARIO barr. Uve: merlot, carminoir, diolinoir, cabernet franc, ancelotta, cabernet sauvignon. Resa 50 q.li per ettaro. Fermentazione per 15 giorni. Affinamento : 15 mesi in barrique. Colore rosso rubino intenso. Al naso note di frutta rossa matura come mirtillo, sambuco, ciliegia nera sotto spirito, speziatura di pepe, chiodo di garofano, cuoio, salvia, rosmarino, vaniglia, cacao. Al palato è secco, caldo, fresco, tannico. Il tannino è ancora tutto verde e molto astringente. Il finale è abbastanza lungo con note dolci di vaniglia e cioccolato. Al momento il vino non ha ancora raggiunto una buona armonia. Ha bisogno di tempo, anche qualche anno per perdere un po’ di aggressività e ingentilirsi e acquisire maggiore finezza. Le componenti di alcolicità e acidità sono importanti e ben impostate. La barrique aggiunge nobiltà al vino, dà maggior carattere, quasi statuario.

Conclusioni finali degustazione vini rossi: ho avuto la possibilità di fare diversi assaggi. Direi che la parola che meglio esprime l’annata 2009 per quanto riguarda il Merlot vinificato in Rosso sia: MORBIDEZZA. L’acidità e alcol sono quasi sempre in buon equilibrio tra loro. L’equilibrio è un’altra caratteristica di quest’annata. Vedremo in futuro, se ne avremo la possibilità, l’evoluzione e la longevità dei vini. Speriamo che l’acidità sia abbastanza da sostenerli negli anni a venire. Ma io penso di si. Anzi nei prossimi 4 – 5 anni avremo solo sorprese positive, perché l’impostazione dei vini è cosi rivolata verso sensazioni buone. Fra 10 – 15 anni soli i grandi ci diranno ancora qualcosa. Davvero quest’anno sono quasi tutti buoni buoni i vini, ovviamente già pronti e davvero piacevoli i merlot vinificati tradizionalmente, cioè SENZA la BARRIQUE. Alcuni di questi mi hanno colpito molto in relazione alla forte personalità ed espressione della terra e della vigna da cui nascono.

Per quanto riguarda i Merlot Barrique essi sono da dividere in due gruppi:

  1. quelli che usano solo ed esclusivamente barrique nuove per prolungati periodi di tempo. Questi sono adesso dopo 2 anni ancora NON PRONTI. Certo si possono bere, certo alcuni sono talmente ricchi di legno che nascondono l’arrosto che ci sta sotto … Ecco questi vini necessitano di tempo, di anni, anche 4 o 5 anni prima di poterli gustare con piacere, prima che possano esprimersi davvero e far parlare l’uva.
  2. quelli che usano barrique magari di 300 litri invece dei classici 225 litri e dosano barrique nuove con barrique di secondo passaggio. Questi vini sono già più pronti, più piacevoli, più discreti, più eleganti, direi che vanno più nella direzione della finezza.

In ogni caso ho riscontrato una qualità dei vini eccellente. E sono rimasta davvero colpita da quanto è migliorata la professionalità anche dei piccoli produttori, quelli che lavorano in ‘garage’ con attrezzature di certo non all’avanguardia. Anche in questi vini ho trovato molta pulizia.

Finirei per dire il Ticino è al momento più una terra da rossi che da bianchi, a parte poche straordinarie eccezioni. Ma la storia continua …

prosit,

Vittoria Fagetti

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