Degustazione di medio-piccoli, piccoli, piccolissimi produttori che hanno incominciato a vinificare le proprie cuvèe in tempi più recenti, dagli anni ‘80 al 2000, in maniera assolutamente non convenzionale! In alcuni casi sono i figli e i nipoti di ‘piccole dinastie’ proprietarie terriere di piccoli appezzamenti di vigna, che hanno preso in mano i vigneti che i loro padri hanno da sempre coltivato per vendere le uve alle grandi Maison quali Moet&Chandon, Pommery, Veuve Cliquot, ecc
Nella maggior parte dei casi si è incominciato con una viticoltura BIO per passare poi alla filosofia della Biodinamica.
Alcuni di questi vini sono ancora in fase di ricerca e di sperimentazione e nonostante ciò i prezzi delle bottiglie sono molto alti, mai sotto i 50 euro e spesso ben oltre i 100.
Non sempre siamo di fronte a prodotti armonici, ma in ogni situazione è rispettato il territorio ed è ben rappresentato il terroir, il cru, la parcella, e la forte mineralità. Tanto lavoro, tanta fatica in un territorio a Nord con un clima mai eccezionale: freddo, ventoso, nordico. Eppure ci riescono, sempre, a sorprenderci con vini e bollicine straordinari…
Pierre Moncuit 2002
- Chardonnay 100% Grand Cru, a Mesnil sur Oger, Brut
- 5 anni sosta sui lieviti, degorgement: 2008
- Champagne Pierre Moncuit, a Mesnil sur Oger, è una medio-piccola azienda a conduzione familiare che gestisce circa 20 ha di proprietà, per ¾ in zona Grand Cru.
- degustazione: al naso il vino apre con sensazioni non troppo eleganti di idrocarburi, petrolio, gomma bruciata che portano verso una sensazione di chiusura. Seguono note di affumicato, note di cioccolato bianco e leggere note di distillato di mela. Nel tempo il vino si apre poi a sensazioni più eleganti con note citriche, di cedro, con la mela golden, i fiori di gelsomino, la frutta gialla matura. È morbido, cremoso in bocca, molto minerale e sapido. Abbastanza persistente e delicato. Aumenta la sensazione del tabacco. Al naso diventa via via più fine e più elegante. È un vino di struttura, fine, grasso, importante, carico di materia, serve tempo per aprirsi. Peccato che nell’arco della serata perde un po’ la bolla e diventa un VINO carico di mineralità.
Jacques Lassaigne, La Colline Inspirée
- Extra brut, Blanc de Blancs, a Montgueux
- età delle vigne: 40 anni
- vinificazione e affinamento in legno molto vecchio
- ricerca di ossidazione
- certificazione bio
- piccola cantina che gestisce meno di 5 ha di vigneti di proprietà nell’Aube a prevalenza Chardonnay. Il terroir si presenta identico a quella a nord di Mesnil.
- le bottiglie sono tutte degorgiate a mano.
- degustazione: al naso è f loreale con note di miele d’acacia e di caffè. Leggere note di zolfo. Limone, fiori gialli, ricorda il tarassaco, arancia, spezie. È asciutto, secco, citrico, molto sapido, molto minerale, molto persistente. Anche questa bottiglie, dopo un poco di tempo, perde la bollicina.
- Blanc de Blancs, Premier Cru, a Trépail
- extra brut
- alcol 13%
- degorgement: 2008
- biodinamica
- vinificazione in legno
- degustazione: appena versato nel bicchiere si ha la sensazione di importanti note sulfuree, che piano piano cedono il passo a sentori di frutta candita, con la scorza dei limoni, le mele gialle mature, il cioccolato, l’alloro, la camomilla. Le sensazioni olfattive ci riportano ad un vino completamente diverso dagli altri, più complesso, più importante, forse anche un po’ meno elegante. Al palato è minerale e sapido. Secco. Non è immediatamente espressivo, gli serve del tempo. L’acidità importante porta una sensazione di citricità quasi astringente. Sensazione del distillato.
Jérôme Prévost, La Closerie, Les Béguines
- Blanc de Noirs – Extra Brut
- Pinot Meunier 100%
- vinificazione e affinamento in legno
- degorgement 2008
- è allievo di Anselme Selosse
- degustazione: al naso è molto intrigante con sensazioni quasi aromatiche e di frutta tropicale. Al palato è secco, cremoso, stuzzicante, minerale, con un finale lungo. Note di vaniglia, sensazioni di agrumi, di cedro, di mandarino. Astringente di acidità.
Ulysse Collin, Blanc de Noir
- piccola cantina che ha da sempre prodotto uve per le grandi Maison
- Olivier Collin è allievo di Anselme Selosse.
- Vigne di 45 anni nella Còte des Sezannes, a certificazione bio.
- Vendemmia tardiva con uve molto mature,
- fermentazione con lieviti indigeni
- vinificazione in legno
- prima vinificazione del BdN con la vendemmia 2004
- degorgement 09.09.2009
- alcol 13%
- degustazione: nel bicchiere il vino appare di una tonalità rosa tenue. Al naso note di fragoline, ribes e note medicinali. Note di tamarindo, dattero, ricordi dolci di marmellata, note minerali, distillato, amaretto e anche (un po’, abbastanza) la sensazione del solvente. Al palato è cremoso, leggermente tannico con una nota amarognola finale. È persistente, abbastanza aggressivo, interessante e particolare. Nel bicchiere escono note di sciroppo, melograno, note balsamiche, di resina, grande complessità.
- Ancora un prodotto completamente diverso e si capisce come lo Champagne è un mondo di piccole produzioni tutte completamente diverse le une dalle altre.
- Questo Champagne non mi ha colpito particolarmente. Ho fatto un po’ fatica a finire il bicchiere. L’ho trovato esageratamente difficile.
- Pinot Nero 100%, Grand Cru
- sosta sui lieviti: 5 anni
- degorgement: 2008
- degusta zione: al naso, subito, si ha la sensazione di un vino potente, intenso, ricco di materia e di so stanza con sensazioni di agrumi e intense note minerali. Al palato è cremoso, con una sensazione iniziale leggermente salmastra, per poi diventare sul finale dolce di zenzero e di scorza d’arancia. Piccante! Molta sostanza e molta materia.
- In questa bottiglia c’è più perfezione e più precisione: ancora un altro mondo rispetto agli Champagne assaggiati in precedenza.
Selosse Initial
- uve: chardonnay 100% Grand Cru
- degorgement 2008
- domaine di 7.5 ha
- Biodinamica
- degustazione: finalmente siamo entrati in pieno nel mondo della sostanza e della ricchezza, della complessità e della perfezione. Da subito, appena versato nel bicchiere, si avvertono note olfattive pulite, chiare, floreali, fruttate, speziate. Ampio, complesso, molto intenso. Al palato è sapido, minerale, pieno, ricco, cremoso, intenso, equilibrato. Tornano anche al gusto le note dolci di caramello, la tostatura e i sentori dei fiori di campo, il miele, la violetta, le nocciole. Un vino sempre in evoluzione nel bicchiere, VIVO, con una bollicina finissima. Emoziona.
George Laval Cuvée Les Chêne millesime 1999
- Cumières Premier Cru – Brut Nature
- BdB – Chardonnay 100%
- parcella situata a 500 mt s.l.m. sopra a Hautvillers
- affinamento in legno di quercia
- affinamento per almeno 4 anni sui lieviti
- microproduzione di circa 2000 bottiglie all’anno
- dal 197 1 agricoltura biologica e naturale
- degustazione: al naso note di mela cotogna, note di distillato di mele di Bretagna, note medicinali. Appena servito, sembra un po’ chiuso, Poi si apre a note di caramello. Al palato è cremoso, minerale, sapido, citrico, note mentolate e balsamiche. Assaggiato dopo il Selosse, sembra perdere un po’ … È buono, minerale, note di anice stellato.
prosit,
Vittoria Fagetti
(con la collaborazione di Anna Valli)
10 gennaio 2015