Il marchio ViTi nasce nel 1948 con l’intento di distinguere i vini che si presentavano con una qualità superiore rispetto agli altri.
In quegli anni non vi era alcuna legislazione che definiva i requisiti minimi di qualità del vino. La DOC arriva molto più tardi, negli anni ’90, ed è proprio per questo che nasce l’esigenza di distinguere quei vini che si potevano dire di qualità. Al tempo c’erano tanti piccoli produttori che lavoravano le vigne e producevano il vino con metodologie casalinghe e per il consumo proprio. Le conoscenze e le pratiche di produzione venivano tramandate dai genitori ai figli. L’esigenza primaria era quella di produrre tanta uva, e quindi tanto vino, da consumare in casa propria.
I parametri che sono utilizzati per indicare un vino col marchio viti sono essenzialmente quelli di bontà, genuinità, e tipicità del vino prodotto con uve merlot in Ticino.
Ancora oggi questo marchio è presente su alcuni vini che vengono volontariamente sottoposti all’esame di una commissione di degustazione. I criteri sono ancora gli stessi. Solo i vini con un punteggio superiore a 80 centesimi possono avvalersi di questo marchio.
Il marchio Viti è stato privatizzato nel settembre 1995 con la costituzione dell’associazione Viti, di cui fanno parte una ventina di produttori e che attribuisce i marchi di qualità ai vini e alle grappe del Ticino.