La SELEZIONE D’OTTOBRE è un vino rosso, Ticino doc, da uve Merlot proveniente da diversi vigneti del Ticino. Le uve sono conferite da diversi viticoltori del Sopra e del Sottoceneri. La prima vinificazione risale al 1964. Da sempre è vinificato in acciaio inox dalla Matasci Vini, Tenero – qui
È il 18 ottobre 2014 e ci troviamo in casa Matasci per questa eccezionale degustazione di annate vecchie di Selezione d’Ottobre proprio in occasione dei 50 anni di questo vino che ha fatto la storia dell’azienda e del Ticino. (di Anna Valli). La serata è presentata da Savino Angioletti con Fabiana Matasci, in carica da 1989.
1976: limpido, il colore è scarico, mattone aranciato, primo naso, il cioccolato, ciliegie sottospirito, girando nel bicchiere prende aria, ancora buona l’intensità, la frutta è di confettura, dolci le sensazioni speziate, leggera nota di cartone, bouquet terziario, cambia velocemente ma mantiene i profumi, ha una certa complessità. In bocca è di attacco morbido, scalda l’alcol, che ha una parte importante, i tannini sono ben fusi, setosi ma ancora presenti, sensazione di freschezza la percepisco, deglutendo non muore nel finale, ancora lungo l’aroma che lascia, non si è spento. Annata siccitosa c’è voluto l’intervento della Protezione civile x annaffiare, l’agricoltura ha risentito cosi la viticoltura.
1989: piu’ chiuso, si apre un po’ su note di cassis, mora, ha l’alcol che spinge, è meno intenso, d’acchito la sensazione di armadio chiuso, limpido e aranciato, abbastanza consistente, serve ossigenarlo nel bicchiere, nota di brodo, si apre un po’ sul cioccolato fondente, prugna secca, sempre spezie. In bocca entra in sordina, lo mastico e si esprime di piu’, è equilibrato, ha freschezza e il tannino ben fuso nel vino, morbidezza e alcol , il vino c’è, è vivo! E si mantiene sul finale. Annata buona, il vino ora lo fa Fabiana
1991: sempre limpido, il colore è piu intenso, al naso è chiuso, fa fatica ad aprirsi, bouquet terziario , brodo, animale, nota di sella del cavallo (sudato), la frutta è coperta ancora, giro e rigiro nel bicchiere, serve aria, sempre un po’ la sensazione di stalla, la paglia e il fieno, va un po’ a cadere olfattivamente, i profumi non sono pronunciati. La bocca è piu espressiva, il tannino è fine, pare velluto , ben polimerizzato, avvolge, manca un po’ di vivacità per sostenerlo anche se la trama c’è, nel bicchiere vuoto lascia ricordi di ciliegia. Annata abbondante, tanta uva ma meno qualità, nel SopraCeneri piu’ abbondante, ho assaggiato una seconda bottiglia e anche li sentito stanchezza e difficoltà ad esprimersi, penso alla materia prima con meno carattere.
1997: sempre limpido e colore vivo, il bouquet è piu ampio, intenso e complesso, spezie dolci, cioccolato, di prugna mora e ciliegia il suo frutto, naso bello pulito, buona la consistenza. In bocca entra dolcemente, velluto, viva la freschezza, il tannino c’è, asciuga ancora la grana è fine, impronta alcolica in equilibrio con tutti gli elementi, il vino si allarga e rimane nella profondità il ritorno è di frutta e spezie, nel bicchiere vuoto sento profumi di prugne e tabacco, strano per un no-barrique! (Un teen-ager e penso a mio figlio che ha la stessa età!!). Mi stupisce sempre piu questa degustazione! questo vino è buono! Annata eccezionale, ricca, favorevole, vini corposi e strutturati, anche in Ticino abbiamo la DOC!!
2003: limpido, colore piu scuro (di tutti), maggior estrazione, granato con riflessi aranciati, il colore è acceso, non caduto. Al primo naso mi colpisce un po’ la nota invasiva dell’alcol, ossigeno il vino e si apre in un ampio ventaglio, intenso e complesso, l’amarena quasi da Kirsch, cioccolato fondente, prugne, una leggerissima nota di viola appassita, more, spezie, continua ad evolversi e cambia nel bicchiere, piccola senzazione di brodo, frutta matura, cassis, quasi sottospirito, balsamicità (sempre che collego all’alcol), pulito. In bocca entra deciso, è pieno, morbido e caldo, c’è freschezza il tannino ha vigore, ben integrato e ancora presente, asciuga sulla lingua, buona struttura, ha spessore questo vino e ancora energia, equilibrato, la persistenza dura e nel retrogusto ritrovo la viola, la ciliegia e quel cioccolatoso aroma cosi’ piacevole. Sono sorpresa ed entusiasta. Annata asciutta, molto calda, rischio di surmaturazione delle uve, i vini potenti con gradazioni alcoliche molto alte a discapito di bassa acidità, annata memorabile (grande vendite di acqua al lido!!)
CONSIDERAZIONI FINALI: i vini si sono mantenuti limpidi, i profumi puliti, di quelli assaggiati, nessuna ossidazione o crepatura, una linea costante, calibrata e mantenuta nelle annate, la sorpresa maggiore è nel deglutirli, il vino mi si accendeva, aveva ancora energia, ancora cose da dire, quello che mi stupisce maggiormente è che abbiamo degustato la Selezione d’Ottobre!! Vino storicamente noto per la sua vinificazione in acciaio e prodotto per essere di pronta beva!!! Io non sono specialista negli abbinamenti e preferisco accostarli piu a situazioni, questa verticale, ogni vino di questa verticale, merita tempo, studio e concentrazione sul vino stesso, lo berrei da solo, al limite pane e formaggella ticinese di media stagionatura, per continuare a sorprendermi fino a fine bottiglia!! Per ultimo, proprio per ricordare e ringraziare (e perché sono di parte), la Selezione d’Ottobre, come tutti i vini dell’azienda Matasci, sono prodotti da una donna!! Fabiana Matasci, di lunga esperienza e con grande dote di umiltà che la distinguono.
Anna Valli
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