GOTA
IGT della Svizzera Italiana
uva: merlot 100%
Località del vigneto: località Gorla a Castel San Pietro – terreno profondo e ricco, calcareo, caldo
età del vigneto: nel 2012 circa 30 anni
resa: 700 gr per mq
Fermentazione e macerazione in vasche inox per 20 giorni
Affinamento: per un anno, in parte in barriques usate e in parte in grandi botti da 500 litri
Produzione annua: circa 4500 bottiglie
Produttore: cantina Kopp von der Crone Visini, link articolo qui
annata 2010
degustazione del 25 gennaio 2013
- l’annata 2010 ha eseguito una fermentazione spontanea con lieviti autoctoni
- colore rosso rubino acceso
- al naso note di fieno, erba bagnata, poi frutta rossa, buona e fresca, un po’ di cacao
- al palato molta freschezza e soprattutto una componente di mineralità e sapidità interessantissima. Mi piace molto. Il finale è lungo con sentori di frutta rossa fresca.
- C’è abbastanza immediatezza ed espressione del frutto in sintonia con l’espressione del terroir con tutta questa sapidità e mineralità.
Interessante è il confronto con il TINELLO 2010:
Gota (Castel San Pietro) e Tinello (Pedrinate) sono due vini che crescono in parallelo. Le vigne e la vinificazione sono curate nello stesso modo. Sono i due vini che vengono dalle due cantine prima della fusione, e che volutamente vengono vinificati e imbottigliati separatamente, proprio per esaltare la biodiversità dei due terroir del Mendrisiotto.
Anche il Tinello 2010 è stato fatto fermentare con i lieviti autoctoni.
La prima differenza che sento è un’espressione di freschezza diversa: più acidità nel Tinello, quindi maggiore aggressività e leggermente meno equilibrio, che fa pensare che il vino sarà pronto qualche tempo dopo il Gota, che invece presenta già da subito equilibrio e piacevolezza.
La seconda differenza sta nell’espressione maggiore nel Gota di sapidità e mineralità.
Ho preferito il Gota, in questo momento evolutivo dei due vini, durante questa degustazione. Chissà in futuro se la preferenza sarà ribaltata?